Immaginate di poter viaggiare nel tempo e di ritrovarvi a passeggiare tra le strade di un borgo medievale talmente importante da essere finito tra i domini della famiglia Medici di Firenze: sembra un sogno, ma è Santo Stefano di Sessanio!
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Santo Stefano di Sessanio: il “nido d’aquila” del Gran Sasso
Santo Stefano Sessanio è stato inserito tra i borghi più belli d’Italia e conta, all’attivo, poco più di 110 residenti.
Immerso nei panorami del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, possiede una storia antichissima che parte, secondo le testimonianze note, da un antico insediamento romano, passa per il medioevo e si interseca con la dominazione della famiglia Piccolomini di Siena, prima, e dei Medici di Firenze, poi. Tra l’altro, all’epoca degli Aragonesi (fine Quattrocento) l’abolizione della tassa sugli animali e il riordino dei pascoli consentirono a questo piccolo angolo di mondo di diventare un importante polo della pastorizia e della transumanza, ruolo mantenuto fino all’Unità d’Italia; sarà proprio a causa della privatizzazione delle terre del Tavoliere delle Puglie che comincierà una massiccia emigrazione verso altri luoghi dello Stivale e del continente.
Il borgo Santo stefano Sessanio, oggi, anche grazie a questa particolarità, appare unico nel suo genere, una perla incastonata nei panorami delle alture abruzzesi, quasi rimasta “bloccata” nel tempo eppure lontana soltanto poco più di 25 chilometri dal capoluogo di regione e, quindi, dalla modernità e dalla movida.
Ed è proprio per goderci questa singolarità che noi del Residence Villa Valsi abbiamo deciso di aprire i battenti proprio qui, offrendo a chi è di passaggio un’oasi di pace e di relax immersa nella natura… e nella storia.
Il tutto attraverso una serie di appartamenti personalizzati e specifici per tutte le esigenze!
Cosa vedere
Il borgo di Santo Stefano di Sessanio è costruito interamente in pietra calcarea bianca: il suo candore non si è scalfito nel tempo, è diventato solo più opaco, e tutto questo fornisce al circondario un’atmosfera suggestiva, davvero impossibile da descrivere.
I valori ambientali, il decoro architettonico e l’omogeneità stilistica fanno il resto, tra strade, scalinate, selciati tortuosi e vicoli che l’attraversano e percorsi quasi segreti che corrono sotto le case per proteggerle dagli inverni più gelidi e dalle copiose nevicate che hanno sempre interessato la zona; ci sono anche una chiesetta, quella di Maria in Ruvo (XIII-XIV secolo), e una torre (impropriamente detta) medicea a dominare il panorama.
Tutto intorno è un pullulare di loggiati, abitazioni quattrocentesche, portali ad arco, formelle fiorite, finestre in pietra e splendide bifore, mentre sulla porta d’ingresso a Sud-Est si nota, fiero, lo stemma della Signoria di Firenze; il muro difensivo di questo puntolino d’Abruzzo, un tempo, era costituito da un susseguirsi di case con rade finestre che ne determinavano il perimetro.
Ancora, c’è una seconda chiesa, quella di Santo Stefano Protomartire, edificata tra XIV e XV secolo, e persino una terza, quella della Madonna del Lago (XVII secolo) che sorge subito oltre le mura, sulle rive – appunto – di un laghetto.
Ma è la vista dalla torre medicea che è davvero imperdibile: uno sguardo dall’alto su Santo Stefano di Sessanio che abbraccia l’intero panorama delle valli del Tirino e dell’Aterno e che si spinge fino ai fondali della catena del Sirente e della Majella.
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Le offerte di alloggio, negli ultimi anni, sono state in grado di differenziare la loro offerta tanto da soddisfare le esigenze di tutti i tipi di turisti: famiglie con bambini, coppie, single. Si può contare su una grande varietà di prezzi dai classici B&B ai residence.
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